La citazione di Hannah Arendt spiegata bene

Nessuno ha il diritto di obbedire

C’è un sacco di gente in giro che dice di non capire la citazione di Hannah Arendt Nessuno ha il diritto di obbedire. Sarebbe troppo strana, troppo difficile, sembra sgrammaticata e, insomma, non si comprende proprio cosa voglia dire. Tralascio tutte le altre considerazioni di contorno che si possono fare sull’operazione che ha contribuito a metterla là dove adesso sta, mi concentro dunque solo su quella frase. E vorrei spiegarla nel modo più diretto possibile, andando al sodo, all’essenziale. Fossi cattivo direi: la citazione di Hannah Arendt spiegata agli ignoranti, agli svogliati, ai superficiali. Ma siccome sono buono, anzi buonissimo, dirò: la citazione di Hannah Arendt spiegata bene. Dunque, perché la citazione non si capisce? Prima di tutto perché è stata presa da un contesto (un’intervista) e messa in un altro contesto (davanti al fregio di Mussolini). Non solo. Spostandola da un posto a un altro, si è tolto un riferimento che darebbe a quella citazione un significato molto più preciso. Arendt, infatti, ha detto: “SECONDO KANT, nessuno ha il diritto di obbedire”. Cosa c’entra Kant? Kant è un filosofo, si è occupato anche di filosofia morale. La filosofia morale indaga questioni generali che suonano in modo simile alla nostra citazione. Per esempio: “Che cosa ho il diritto di fare?”. Ma perché proprio Kant, allora, è indispensabile a capire la frase “Nessuno ha il diritto di obbedire”? Kant è indispensabile perché era stato nominato da Adolf Eichmann, uno dei nazisti responsabili dello sterminio degli ebrei. E cosa aveva detto questo nazista assassino? Aveva detto: non è colpa mia se grazie al mio operato sono morti tanti ebrei, io ho solo obbedito agli ordini e l’obbedienza è una virtù morale, lo dice anche Kant. Ma davvero – ecco che qui scatta il ragionamento di Arendt – Kant può essere chiamato a giustificare la virtù dell’obbedienza fino al punto da permettere che vengano uccise moltissime persone colpevoli solo di esistere? No, è una scemenza, sostiene Arendt, che ha studiato bene il pensiero di Kant. SECONDO KANT – ci ricorda Arendt – NESSUNO HA IL DIRITTO DI OBBEDIRE. Ovvero: nessuno ha il diritto di giustificare il proprio operato criminale (e solo di questo qui si sta parlando, non delle varie baggianate che molte persone adesso si divertono a tirare in ballo per irridere il senso della citazione) dicendo che QUALCUNO gli ha dato il diritto di farlo. Se hai obbedito a un ordine che ti imponeva di uccidere un bambino, per esempio, NESSUNO ti ha dato il diritto di farlo (semmai l’hai fatto per DOVERE). Quell’omicidio lo compi solo tu, attingendo alla tua esecranda miseria. Quindi lascia perdere Kant e qualsiasi altra istanza “morale” esterna alla tua coscienza. Posto davanti all’infame motto CREDERE, OBBEDIRE, COMBATTERE – che significa più o meno FATE COSA VI DICIAMO SENZA PENSARE ALLA VOSTRA COSCIENZA –, Arendt (richiamandosi a Kant, anzi restaurando il pensiero di Kant scempiato da Adolf Eichmann) ci fa notare che il diritto nasce invece sempre da un atto autonomo, non dall’obbedienza a un ordine esterno, e perciò talvolta è persino giusto e “morale” ribellarsi alla legge, ovviamente non se questa legge mi impone di fermarmi al semaforo o di pagare le tasse, ma di uccidere un bambino o di contribuire allo sterminio di un popolo. Ecco, adesso c’è ancora qualcuno che può seriamente dire di non aver capito?

9 thoughts on “La citazione di Hannah Arendt spiegata bene

  1. Bravissimi a citare Kant! Purtroppo questo sarebbe il dovere della scuola,se gli insegnanti fossero in grado (intendo la maggioranza) di ragionare sulla Democrazia e sull’antinazifascismo. Jakob

  2. MA NON E’ TANTO… TENTARE DI CAPIRE.. LA FRASE….. MA IN SE… COME E PERCHE’ E’ STATO POSTO QUESTO PROBLEMA DI CLASSIFICARLA IN QUESTO MODO… .. SOLAMENTE PER PIACERE DI PARTE ??? PER NON CALCOLARE LA SPESA ( IO GUARDO IL LATO DELLA RAZIONALITA’ DI OGNI OPERAZIONE…) ne valeva la pena fare tutto cio’ spendendo 300 MILA DI EURO… SOLDI PUBBLICI.. SENZA APPROVAZIONE…. DEL POPOLO !!!??? A VOI.. LA RISPOSTA !!!!

  3. Questo articolo ricorda le peggiori strategie di certi “comunicatori” che creano un nemico da disprezzare per avere consensi da parte di certe persone, che condividano con l’autore i modi dispotici tipici dell’ignorante. Qualche migliaio di parole per dare una spiegazione molto semplice che sicuramente chi ha avuto interesse per leggerla aveva già capito, dove ciò che rimane in evidenza dell’autore sono solo arroganza e prepotenza.

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