6 thoughts on “Addio maestro

  1. Mi dai un grande dolore… ho abitato a casa dei miei in via roma difronte al suo studio per anni e mi ero abituato alla sua presenza, al suo mezzo sigaro ciondolante in bocca, ai suoi quadri accatastati, ai gatti che sfamava e ospitava a decine, alla sua filosofia di vita che lo faceva apparire sempre sereno (e sicuramente era soltanto apparenza).

    Comunque un pittore vero, dal quale abbiamo pure ricevuto l’onore di ricevere in regalo un bellissimo quadro con un ritratto di mio padre poco dopo che era scomparso. Lo custodiremo ancora con più amore di prima, in onore di un grande, tristemente poco conosciuto fuori dalla nostra realtà e che mi fa piacere che tu abbia ricordato anche in questo spazio che fisicamente è lontano lontano.

    A presto, maestro!

  2. carissimo,
    triste notizia! sono addolorato per la scomparsa di questo grande livornese, che salutavo urlando ogni volta che passavo in bici da via roma. un abbraccio, tuo
    marco

  3. Fino a tre-quattro anni fa, incontravo quasi ogni sera Ferruccio Mataresi, in un’osteria livornese. Quasi ogni sera, perché io ci passavo quasi sempre; lui, sempre. Faceva il giro: da Montenero, dove viveva, scendeva in auto in città, andava a cena all'”Angelo d’oro”, in Piazza Mazzini, e poi passava “In Caciaia”, a Antignano, dove appunto ci incontravamo. Poteva sedersi a un tavolo da solo, oppure con qualcuno che conoscesse, anche solo in modo vago, come era il mio caso. Quella vaghezza costante che resta tale eppure diventa familiarità e affetto, non so se mi spiego. Ogni volta, mi chiedeva quali vini fantastici avessi portato, cosa stessi bevendo; sottintendendo: un bel bicchiere, grazie. Poi aggiungeva, e qui non sottintendeva ma scandiva bene: “se è TOSCANO, eh…” Beveva solo vini toscani, perché, così diceva, “io sono per la Toscana”.
    Spesso, cantava arie romanze, quando c’erano a portata di voce belle ragazze disposte a compiacerlo con sorrisi e parole. Una volta una lo accarezzò, ricordo benissimo quel gesto. Gli piacevano molto, molto le donne.

  4. Io ho conosciuto il maestro perchè mi sono fatta fare un ritratto in matita e gessetto che ho attaccato alla testata del letto ed ogni volta che lo guardo penso a lui!! Ciao Ferruccio!

  5. Sto facendo delle ricerche sul pittore Ferruccio Mataresi, ma non sto trovando praticamente niente: né opere, né testi.
    Qualcuno di voi sa indicarmi a chi potermi rivolgere (eredi o istituzioni) e come contattarli?
    Grazie

  6. Ciao Fabio, forse potresti provare a contattare l’artista Nicola Giusfredi, anche lui livornese e – a quanto riporta la voce Wikipedia dedicata a Mataresi – in contatto con il maestro fino alla fine: Bashful artist to lived a solitary life among his few students, to remember the painter Nicola Giusfredi, spending his years in the study of art Scali d’Azeglio to take care of his painting and his pet.

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