Una voce assennata contro gli avvoltoi

La crisi mondiale dei mercati riempie di gioia i separatisti nostrani. Insolitamente calatisi nei panni allegorici dell’avvoltoio (anziché in quelli più tradizionali dell’aquila), si moltiplicano adesso gli inviti a lasciare la barca (l’Italia) che affonda (buon ultimo l’assessore Tommy Widmann, al quale ho dedicato il mio prossimo fondo).  Ma sulla Tageszeitung di oggi si poteva udire anche una voce assennata. Così Helmuth Renzler, esperto previdenziale, alla domanda sugli effetti che avrebbe l’indipendenza sul sistema pensionistico sudtirolese: “Ein eigenes Südtiroler Rentensystem kann überhaupt nicht funktionieren. Es würde bei einer Krise im Tourismussektor sofort zusammenbrechen“.

6 thoughts on “Una voce assennata contro gli avvoltoi

  1. In un mondo ed un’Europa monetariamente ed economicamente globali i particolarismi non pagano, se non nell’immediato ed effimero orticello.
    La crisi attuale invece dovrebbe richiedere dei seri ripensamenti sui “modelli” finora adottati, che attualmente mostrano in modo drammatico il loro fallimento.
    Il “pensiero unico” in campo economico, aveva già prodotto drammi nelle aree più povere del pianeta, ed ora si ripercuote, e scuote, anche il “mondo ricco”. Vorrà dire qualcosa?
    E quanto questa crisi mondiale si abbatterà come mannaia ancor di più sulle aree della povertà e sulle fasce più deboli di ogni popolazione?
    Mi viene in mente un proverbio africano che mi disse un amico ghanese, tempo fa:
    “Quando l’elefante dimagrisce, la gazzella muore”

    Quindi tutti i particolarismi, in questo frangente, mi sembrano assurdi, e assurdamente specchio di egoismi ciechi e suicidi…

  2. Ecco l’ircocervo geniale di due espressioni fantastiche, che valgono quanto “il quadrato rotondo” o “la montagna d’oro” o “l’attuale re di francia è calvo”:

    “l’Italia che torna alla lira” (magari, dico, tornasse alla cetra)
    “quel che succede in sudtirolo”

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